Pochi spettatori, confusione e una classifica che perde valore: gli allenatori di Fortuna Liga bocciano la fase finale

Tempo di bilanci in Fortuna Liga. La prima fase finale della storia va in archivio e si valuta l’esperimento, con l’aggiunta di partite alla stagione regolare per rendere più avvincente il finale e aumentare l’appeal del campionato. Una novità di questa stagione, frutto di accordi commerciali, che non ha però convinto tifosi e soprattutto addetti ai lavori. Ecco cosa pensano gli allenatori delle prime sei squadre del torneo.

1) Jindrich Trpišovský, Slavia Praga
“Non sono un fan di questa novità, non esiste nei campionati maggiori. Non la rifarei ma lascerei tutto come prima, ovvero con tutti che si giocano gli obiettivi in 30 turni. Il nuovo sistema rende tutto un po’ più confuso, anche in relazione al passato. Il numero di spettatori potrebbe risentire della quantità elevata di partite, con un calo. Giochiamo più incontri delle squadre di Bundesliga e di alcune di Premier League. I calciatori avranno una pausa di appena dieci giorni e ne risentiremo nella preparazione delle coppe europee”.

2)Petr Rada, Jablonec
“Faccio parte della vecchia scuola e penso che dovremmo tornare al metodo classico: 30 turni, un campione e due retrocesse. Maggiore pubblico? Non lo so… C’erano circa sei mila spettatori nella sfida contro lo Sparta Praga. Altre volte 15 mila. Chi prende queste decisioni deve valutare la situazione. E’ come il VAR: prima tutti lo volevano, oggi sono arrabbiati e contrari”.

3) Pavel Vrba, Viktoria Plzen
“Sono spesso d’accordo con Petr Rada, anche questa volta penso che troveremmo un linguaggio comune con la birra. Ma d’altra parte, capisco l’unione, gli sponsor, che vogliono allungare la stagione, in modo che il calcio sia di nuovo in TV in modo che possa vendere meglio. Se porta più soldi al calcio, probabilmente dobbiamo accettarlo. Ma trovo una cosa così strana che il club, che è arrivato quinto in classifica, giocherà lo spareggio con il club che ha chiuso al settimo posto: potrebbe aver accumulato 15 punti in meno e conquistare la qualificazione in Europa nella partita secca. Non so se è giusto”.

4) Michal Hornák, Sparta Praga
“La classifica finale è la stesso rispetto alla regular season. Mi asspettavo maggiore pubblico, ma in realtà c’era meno gente rispetto alla stagione regolare. Quest’anno non ha portato un grande vantaggio. Una differenza minore di punti e una lotta serrata forse potrebbero favorire l’interesse, ma non è quello che è successo quest’anno”.

5) Zsolt Hornyak, Slovan Liberec
“Si tratta di un vantaggio per chi non ha raggiunto gli obiettivi. Al contrario poteva essere dannoso per chi come lo Slavia era sicuro del titolo o di una qualificazione, o come nel caso del Bohemians 1905 ha rischiato la retrocessione nonostante la salvezza al termine dei 30 punti. Sono favorevole al vecchio modello con i 30 turni”.

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