5 cose sulla fase finale di Fortuna Liga

LOTTA APERTA – Tra le note liete di questa prima edizione della fase finale di Fortuna Liga c’è sicuramente la lotta avvincente per il titolo. Se lo Slavia è riuscito a confermare il primo posto conquistato durante la stagione regolare, il Viktoria Plzen non si è arreso fino alla penultima giornata, quando l’aritmetica ha condannato al secondo posto la squadra di Vrba. Un duello che ha visto i rossoblù tornare in corsa per il titolo alla vigilia dello scontro diretto con appena di lunghezze di distacco, prima del ko all’Eden Arena che è stato decisivo nell’assegnazione del titolo. Nonostante un gap ampio dal punto di vista tecnico, il Plzen è riuscito a mettere pressione allo Slavia, che ha dovuto fare i conti con il ritorno dei rossoblù rischiando seriamente di perdere un titolo numero 19 della storia che non sembrava in discussione durante la stagione.

CAPITANO CONDOTTIERO – Due reti pesantissime – decisive – che hanno regalato al Bohemians 1905 la salvezza in Fortuna Liga senza passare per i playout. I ‘Canguri’ devono ringraziare il loro capitano Josef Jindrisek, autore degli ultimi due gol, che hanno permesso alla squadra di Martin Hasek di conquistare 4 punti ed effettuare il controsorpasso sul Pribram: prima quello decisivo sul campo del Karvina, poi il tocco al 95′ nell’ultimo minuto della stagione al Dolicek contro l’Opava che è valso il pari e una permanenza nella massima categoria arrivata all’ultimo respiro. Jindrisek veste i panni di supereroe e regala la salvezza al Bohemians 1905, che anche nella prossima stagione giocherà in Fortuna Liga.

MOTIVAZIONI – Il gruppo Europa League ha riservato debacle e rimonte con grandi protagoniste il Teplice e il Mlada Boleslav. La formazione gialloblù è incappata nella sconfitta casalinga più pesante della storia con uno 0-8 proprio per mano degli uomini di Weber. Un ko che ha fatto infuriare tifosi e società, che ha già preso provvedimenti in vista della prossima stagione mettendo alla porta alcuni calciatori. Dall’altra parte, proprio il Boleslav ha compiuto una rimonta nella gara di ritorno della finale contro lo Zlin, dimostrando di non mollare e di credere nell’Europa League. Un 3-0 che vale l’accesso allo spareggio contro il Banik Ostrava, in programma sabato. Una differenza netta di atteggiamento da parte delle due squadre, con una senza motivazioni e pronta a chiudere la stagione in fretta e l’altra che continua a inseguire il sogno europeo.

GAP SPARTA – L’addio di Scasny ha sicuramente dato una scossa in casa Sparta Praga, ma a rubare l’occhio nelle cinque sfide della fase finale in cui sono stati impegnati i granata è il gap con le rivali. Le uniche due sconfitte sono infatti arrivate contro Viktoria Plzen e Slavia Praga: un netto 0-4 alla Doosan Arena e un 2-1 nel giorno della festa dei biancorossi per il ‘double’ conquistato. Risultati che evidenziano il divario generale (tecnico e tattico) tra le prime due forze del campionato e la squadra di Letnà, che festeggia il ritorno alla fase a gironi di Europa League ma dovrà lavorare sodo sul mercato e in campo per tornare sul tetto del calcio della Repubblica Ceca. Toccherò prima a Tomas Rosicky e poi al neo tecnico Jilek riportare lo Sparta Praga a vincere un trofeo dopo molti anni.

BLACKOUT OSTRAVA – Appena due punti conquistati su 15 disponibili e un finale di stagione da horror con la sconfitta in finale di MOL Cup contro lo Slavia Praga. Il Banik Ostrava ha conquistato un posto nello spareggio Europa League grazie allo Jablonec, che con il successo sullo Slovan Liberec ha regalato agli uomini di Panik la possibilità di giocarsi un posto in Europa contro il Mlada Boleslav. Nella seconda parte di stagione, la squadra biancoblù non è più riuscita a continuare il percorso partito a inizio anno crollando in classifica. Un blackout generale che ha portato la formazione di Panik a mettere in discussione un posto nella prossima Europa League che sembrava di fatto in cassaforte. Ora servirà una reazione contro il Mlada Boleslav per salvare la stagione e tornare a respirare l’aria europea.

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